Carezze in Analisi Transazionale (Stroke Economy)

Carezze (Stroke Economy)

Le transazioni consistono in uno scambio di stimoli che in AT vengono denominati Carezze (strokes)o Riconoscimenti. L'AT considera le carezze e le modalità del loro scambio come strumento di diagnosi e di terapia. Durante lo sviluppo della personalità, l'individuo può imparare alcune regole non verbali che costituiscono la base della cosiddetta Stroke Economy:

* non chiedere le carezze che desideri
* non dare le carezze che desideri dare
* non rifiutare le carezze che non desideri
* non accettare le carezze anche se le vuoi
* non dare carezze a te stesso

La Stroke Economy può essere insegnata dai genitori o dalle altre figure di attaccamento nel periodo in cui l'individuo dipende da loro per il proprio sviluppo e per migliorare il controllo necessario legato alla responsabilità. In seguito possono verificarsi negli individui difficoltà a derogare da queste regole. La scelta di non consentirsi deroghe dalla Stroke Economy allontana l'individuo dalla spontaneità, un elemento importante della autonomia. Si generano nell'individuo svalutazioni ed emozioni parassite.

Esempio di "stroke economy"


Consideriamo il seguente dialogo:

A: Buongiorno.
B: Buongiorno.
A: Come va?
B: Bene, grazie. E lei?
A: Beh, al solito, grazie.
B: Buona giornata, allora.
A: Altrettanto.

Un simile scambio, sostiene Berne, non contiene in realtà alcuna informazione - che anzi è accuratamente sottaciuta: A non ha alcun reale interesse a sapere come stia davvero B, che probabilmente ci metterebbe molto tempo a spiegarglielo, e viceversa. Si tratta invece di un rituale sociale a base di "strokes", durante il quale gli individui si scambiano un numero di "carezze" dipendenti dalla loro conoscenza reciproca e dalle circostanze. Se B avesse protratto la conversazione rivolgendo numerose altre domande, avrebbe causato la perplessità e l'imbarazzo di A, che si attendeva un numero ridotto di "strokes" (che in termini di analisi transazionale equivale a "Mi doveva solo tre carezze, perché me ne ha fatte di più?"); al contrario, ad una mancata risposta di B al saluto di A, questi si sarebbe offeso in quanto la "carezza" non era stata ricambiata.